About Death – Vita, Morte, Umanità

«Chi sei tu? Dove sono?»
«Io sono Dio, e tu sei morto.»

Ecco, questo è un esempio-tipo di dialogo che troverete ripetuto un bel po’ di volte all’interno di About Death, anche noto come Regarding Death, manhwa (fumetto coreano) di Sini e Hyeono.
Andiamo a parlarne un po’.

Il protagonista dell’opera (o perlomeno, quasi l’unico personaggio ricorrente) è Dio in persona, dall’aspetto una sorta di hipster coreano, ma che in realtà può assumere qualsiasi sembianza egli voglia (persino quella di Iron Man, o di un Lego). Ad ogni capitolo Dio accoglie una persona, o in alcuni casi anche più di una, in una sorta di “limbo” (nel fumetto non ha una denominazione precisa, se non un generico “Aldilà”) a seguito della sua morte o poco prima di essa. Segue poi il più delle volte un racconto della vita del morto o moribondo in questione, espresso sotto forma di confidenza a Dio e da noi alle volte visionatao in forma di flashback (o anche no, dipende), nel mentre del viaggio per raggiungere il portale che condurrà alla reincarnazione dell’individuo.

Ecco, questa è molto a grandi linee la trama di About Death.

Tutto qui, direte voi?

E no che non è tutto qui!
Perché anche se non c’è una vera e propria trama lineare di fondo, il fascino di About Death, la straordinaria potenza delle emozioni che regala questo stupendo fumetto, risiede proprio nella sua rete sotterranea di simbolismo e in un certo senso, paradossalmente, nella sua “semplicità”. Sì, perché About Death ti coinvolge con le sue storie di umana quotidianità mettendoti sotto il naso avvenimenti e situazioni che spesso, pur nella loro apparenza scontata, sono raccontate e presentate in una maniera talmente suggestiva da non poter non andare a toccare la corda emotiva del lettore, regalando non poche volte autentiche perle di filosofia esistenziale.

About Death è la storia e il ritratto di un’umanità malata, triste, gioiosa, malinconica, rassegnata, fragile, speranzosa, divertente, irrecuperabile, fiera, spietata, affettuosa, coraggiosa, forte, debole: insomma, dell’umanità in ogni sua sfaccettatura, negativa o positiva che sia. È un vortice emozionale che fa riflettere su cose che diamo per scontate e su altre a cui preferiamo non pensare, per paura, irresponsabilità, immaturità o vigliaccheria.

Parlando del lato tecnico, i disegni non sono superbamente dettagliati ma si adattano perfettamente al tenore della storia, e riescono a creare coreografie degne di nota, perlomeno quando di ambientazione ce n’è una (il limbo è rappresentato come spazio completamente bianco, dunque negli episodi che si svolgono lì nella loro totalità capirete che non c’è molto da disegnare).
Per non parlare poi della musica: già, perché sul sito di Webtoon ad ogni capitolo è associato un brano musicale creato per l’occasione che accompagna nella lettura sposandosi a meraviglia con le storie, dunque assicuratevi di avere l’audio acceso mentre proverete “l’esperienza About Death”.

Dio in tutto il suo hipsteroso fascino.

Potrei disquisire ancora a lungo di questa grandiosa opera di letteratura ad immagini contemporanea, ma per quanto mi dilunghi probabilmente non riuscirei ad esprimere a pieno la potenza espressiva e il significato di questo capolavoro, che è sicuramente diventato uno dei miei fumetti preferiti. Non pensavo che ci potesse essere un manhwa che arrivasse a piacermi più di Annarasumanara (parlerò anche di quello), ma con About Death mi sono ricreduto alla grande.
La struttura episodica e autoconclusiva potrebbe scoraggiare coloro che prediligono una trama chiara e definita, ma se anche costoro riusciranno a soprassedere a questo piccolo particolare non potranno non farsi coinvolgere dal turbine passionale che, nel bene e nel male, quest’opera suscita.

Mentre lo leggevo mi ha un po’ ricordato Death Parade (il concept di base è simile, perlomeno), anime del 2015 di Studio Madhouse; se non lo conoscete, andate subito a guardarlo (lo trovate su VVVVID), mentre se invece l’avete visto, sappiate che con About Death andate incontro a qualcosa dotato di una carica di bellezza, sentimenti ed emozioni molto simili. A proposito, potete leggere la mia recensione su Death Parade qui.

Se avete intenzione di recuperare questo fumetto, è disponibile a questo indirizzo: Webtoon.
Un team italiano si è occupato della sua tradizione, dunque potete selezionale la lingua che preferite in alto e destra all’interno degli episodi.
E nel caso possa interessarvi… Sul mio canale YouTube qualche tempo fa avevo iniziato un audiofumetto della serie, che però poi avevo lasciato perdere perché a dispetto della mole di lavoro di editing, non aveva avuto granché riscontro; potrei cambiare idea in futuro, però. Lo trovate qui.

Voto finale: 10/10

Bene, anche la recensione di oggi è finita. Intanto che ci siete, magari date uno sguardo anche alle altre mie recensioni su Anime, Animazione (in cui sono compresi pure prodotti occidentali) e Cinema (è attualmente in corso una mia rubrica dedicata alle pellicole di Quentin Tarantino).
Non mancate poi di mettere mi piace alla pagina Facebook ufficiale Inazuma Comics e di iscrivervi al mio canale YouTube, e se il mio operato è di vostro gusto magari potete supportarmi su Patreon (ovviamente in cambio di rewards) o fare una donazione su PayPal.

Alla prossima!