Love Advice from the Great Duke of Hell – Una (molte) risata (e) vi seppellirà (anno)

Webtoon è uno dei miei posti preferiti in cui leggere webcomics. Ce ne sono per ogni gusto, e sono a centinaia di centinaia, alcuni dei quali davvero ottimi e degni di una recensione in questo spazio, casomai me ne venisse voglia un giorno. Al momento è certamente il sito in cui prediligo leggere fumetti online, e seguo diverse serie lì, ogni volta scoprendone sempre di nuove meritevoli, alle volte direttamente in loco, altre altrove.

In questo caso, il direzionamento per la scoperta di Love Advice from the Great Duke of Hell (sotto traduzione amatoriale italiana da parte di Quegna Traduction Team come Consigli d’Amore dal Granduca dell’Inferno, per quanto personalmente non me ne sia avvalso dato che vanto un’ottima comprensione dell’inglese) è giunto da Facebook, nel corso di una conversazione casuale cui mi è capitato di assistere. Incuriosito dalle poche parole proferite che lo dipingevano come un fumetto dannatamente divertente, e dal momento che la persona che le enunciava aveva in passato dimostrato gusti simili ai miei (ad esempio apprezzando Jitsu Wa Watashi Wa, il miglior manga commedia romantica che vi potrà mai capitare di leggere in vita vostra, se gli date una chance), ho ritenuto che valesse la pena darci un’occhiata.

Un paio di ore dopo, cercavo di trattenere a stento le risate che sgorgavano irrefrenabili ad ogni nuova pagina che leggevo, nel timore, nel cuore della notte, di svegliare mia madre che dormiva nella stanza accanto.
È stata una vera tortura.
Fortuna che poi ripresi la lettura il giorno successivo, nel pomeriggio. Quando ero solo in casa. Altrimenti la figura che avrei fatto non sarebbe migliorata poi più di tanto, dopotutto.

Questa semplice immagine da sola, senza contesto né null’altro detto sul suo conto, è già in grado di creare un’atmosfera di preparazione alla carburazione di una risata, senza nemmeno pienamente comprendere il perché. Tale è il potere del Granduca dell’Inferno.

Ma… Andiamo con ordine.

Frutto del lavoro di un artista svizzero conosciuto come Unfins sul web, Love Advice from the Great Duke of Hell sbarcò inizialmente su Webtoon come “Scoperta” (come sempre dapprima è d’uopo sulla piattaforma), ossia un fumetto non ancora “ufficializzato” dal sito web come “Webtoon Original”. Andando indietro alla primigenia versione del webcomic, il primo capitolo venne pubblicato il 9 settembre del 2018. Tra la fine di novembre e gli inizi di dicembre di quello stesso anno, poco più di due mesi dopo, l’autore annunciò che il fumetto era stato selezionato per divenire una pubblicazione ufficiale Webtoon.

Direi che questo è già un chiaro indicatore della qualità dell’opera e della popolarità che è riuscita ad acquisire nel giro di così poco tempo.

Dal momento però che fin troppo tempo è stato speso con la sua introduzione, parliamo ora della trama della serie.

Il personaggio principale, o quantomeno il “più” principale (la storia è invero abbastanza corale, e seguiremo diversi protagonisti nel corso dei capitoli, per quanto le loro vicende siano tutte legate da un medesimo filo), è Paul, un ragazzo che ha studiato numerosi tomi contenenti i più potenti e pericolosi incantamenti di magia nera a uno scopo: evocare un demone dall’Inferno.
E ci riesce eccome, tanto più che richiama uno dei più importanti in circolazione: Astaroth, uno dei 23 Granduchi dell’Inferno.

A questo punto, cosa potrà mai volere un mortale che sia stato in grado di evocare un’entità tanto poderosa e malvagia?
Ricchezza?
Potere?

Ebbene… Il desiderio di Paul è semplice: c’è una ragazza che gli piace molto, e che probabilmente non sa nemmeno che lui esista. Il motivo per cui ha richiamato Astaroth dall’Inferno è per chiedergli consigli e, in generale, aiuto, nel tentativo di conquistarla.

Il demone è basito.
Chiunque non avesse letto il titolo del fumetto, pure.

Da qui in poi, non è che un crescendo di situazioni e personaggi tanto deliranti quanto esilaranti. E il bello è che anche quando si andrà a toccare con mano quello che non potrà che sembrare il nonsenso completo, il random per il puro gusto del random (come, tanto per dire, diverse opere demenziali di stampo giapponese)… Ecco, per quanto diversi avvenimenti non si può negare che saranno… Bizzarri, tutto (o quantomeno, quasi) mantiene comunque una certa coerenza interna in un mondo forse a volte assurdo e in certe istanze persino farneticante, ma di rado totalmente privo di ogni criterio.

Volendolo paragonare ad altre commedie di stampo similare, ha diversi punti in comune con Gintama (che probabilmente conoscerete od avrete quantomeno sentito nominare) e il già nominato Jitsu Wa Watashi Wa. L’esagerazione, l’essere sopra le righe, la comicità veloce e immediata sono i punti di forza dello stile dell’autore, il quale procaccia una risata tanto basata sulla situazionalità quanto sull’espressionismo grafico, che rende magnificamente nel trasmettere le emozioni provate dai personaggi PERSINO in casi in cui, come per il Duca, sarebbe di base impossibile mostrare differenze di mimica facciale.

L’espressività dei personaggi è uno dei fattori che rimane impresso del fumetto, in una maniera che ricorda molto i manga giapponesi come Gintama, Grand Blue e Jitsu Watashi Wa. (la traduzione italiana della vignetta è ovviamente opera di Quegna Traduction Team)

Altra qualità altamente apprezzabile dell’opera è la sua imprevedibilità. Con una premessa del genere, ad esempio, suppongo che tutti (me compreso nel momento in cui mi ci sono approcciato, lo ammetto), influenzati da una enorme quantità di fumetti giapponesi di format associabile, ritenessero di poterne a grandi linee tracciare i principali sviluppi narrativi: una convivenza tra il mortale e l’essere venuto da un altro mondo/pianeta/dimensione/Inferi agli inizi difficile, poi con il tempo i due passeranno di esperienza dopo esperienza insieme, il loro legame verrà rafforzato, e alla fine, piano piano, quatto quatto, il main character riuscirà ad avvicinarsi romanticamente all’oggetto del suo desiderio (e nel caso in cui il demone/alieno/creatura di un’altra dimensione sia femmina, è altamente probabile che l’amicizia si trasformi in qualcosa di più).

Ecco, prendete tutte queste premesse e stracciatele. Non vi darò informazioni specifiche, naturalmente, ma diciamo solo che l’autore è ESTREMAMENTE bravo nel deflettere ogni aspettativa che si possa avere per qualsivoglia risvolto di trama. Nel mentre scherzandoci pure sopra, ad esempio disegnando breve illustrazioni o capitoli bonus con what if di come sarebbe il fumetto se fosse una classica storia con queste basi.

La comicità, che rimane comunque in ogni caso il pilastro fondamentale della serie quasi nella sua integrità, non manca poi di lasciare spazio alle volte a momenti o discorsi più significativi, soprattutto da un certo punto in poi. Magari non sino al punto di arrivare alle lacrime di commozione (almeno per ora), ma la scrittura rimane alta.

Se intendete avventurarvi nella lettura, ad ogni modo, siate preparati a un’esperienza da togliere il fiato (dal riso) ma anche di breve durata, quantomeno per ora. Al momento è disponibile una sola stagione di 67 brevi capitoli (più qualche mini extra), conclusasi meno di tre mesi fa, e l’autore è in pausa per preparare l’uscita della seconda parte. Sicuramente ne varrà la pena, però.

Di nuovo, si ringrazia Quegna Traduction Team per la versione in italiano. Per quanto non ne abbia fruito, è bello sapere che è in circolazione, per chi volesse approcciarsi alla serie ma non se la cavasse bene con la lingua.

Se con queste parole vi ho convinto a dare una possibilità a Love Advice from the Great Duke of Hell, qui potete trovarlo su Webtoon, in inglese, mentre qua avete modo di iniziare a leggerlo tradotto in italiano.

Non ve ne pentirete.

Oppure sì.

Boh, suppongo che non tutti abbiano gli stessi gusti.

Ma nel caso non vi piaccia, siete indubitabilmente persone orribili.
Tipo i cavalli, ma peggio.

Detto questo, la recensione di oggi si conclude qui.
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Alla prossima!