Rooster Fighter – Il canto del gallo della giustizia

Ci sono storie che lasciano un impatto fin dai loro albori.
Ci sono storie destinate a entrare nella leggenda.
Ci sono storie come…
Rooster Fighter.

Nuova opera di Shū Sakuratani, già autore del manga T-Dragon (che non ho ancora letto), Rooster Fighter è un fumetto action la cui serializzazione è iniziata sul finire del dicembre 2020. Come se l’anno appena conclusosi, prima di spegnersi, avesse voluto fare ammenda almeno in parte per ciò che ci ha fatto passare, donandoci quantomeno una gemma in fase di formazione.

La storia è piuttosto semplice. Il protagonista è un gallo di carattere serio e taciturno (per quanto di molti pensieri abbondi la sua testa), “un uccello migratore che girovaga per il mondo”, come si definisce egli stesso.
Nei primi due capitoli, ossia quelli fino ad ora disponibili, lo vediamo nell’inizio dell’ascesa a quello che sarà il suo destino, come preannunciatoci dall’introduzione della storia: diventare il protettore dell’umanità, sconfiggendo misteriose bestie demoniache denominate Kijuu, che sin da subito appaiono in maniera abbastanza ovvia come esseri umani mutati in mostri per diverse ragioni (un po’ come in One Punch Man).

Come ogni eroe, anche il nostro protagonista è un’anima tormentata con un tragico passato: sua sorella fu divorata da una di queste creature, e da allora non si dà pace, vagando per il Giappone ripromettendosi di non mettere mai radici in un luogo particolare (come dice lui stesso nel primo capitolo, “Pace e quiete non fanno per me”), alla ricerca del preciso Kijuu che gli portò via l’adorata sorella. Una drammatica storia di vendetta e redenzione, il viaggio di un individuo inquieto e travagliato, che cerca di dare un senso alla propria esistenza per mezzo di un’autoimpostasi missione che lo porterà di fronte a ostacoli sempre più pericolosi.

In tutto ciò, che per un affezionato lettore di shonen saprà certamente di già visto, c’è da ricordarsi che il nostro personaggio principale è… Beh, un gallo. Dunque l’impatto sul pubblico sarà indubbiamente… Particolare.

Il protagonista in una posa di combattimento, in tutta la sua possente aura.

I disegni di Rooster Fighter sono poi decisamente un punto a favore dell’opera: molto dettagliati, specialmente nella raffigurazione di sfondi, delle grottesche creature mostruose e del pennuto protagonista (con giusto uno stile leggermente più caricaturale per gli esseri umani, per quanto mantengano un’impronta realistica), e in particolare con delle scene d’azione ottimamente coreografate e rappresentate.

Alcuni aspetti della premessa e la tipologia di umorismo ricordano abbastanza One Punch Man, serie assurta oramai a fama mondiale, quindi chissà che anche Rooster Fighter non possa seguire un simile cammino.
Non resta che continuare a seguire le vicende del nostro angustiato amico pennuto in questo 2021, e vedere dove lo porterà la sua strada fatta di lotte contro il male e le ingiustizie.

È possibile leggere la serie tradotta (in inglese, italiano o quali altre lingue siano disponibili) su MangaDex: Rooster Fighter.

 

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