Tutte le censure di Lupin III: Ritorno alle origini (Episodi 1-6)

Lupin III è tornato in televisione con la nuova serie Ritorno alle origini (Lupin III: Part V il titolo originale), dopo la più recente, L’avventura italiana, risalente al 2015. E si è ripresentato con stile, in una stagione dal taglio moderno che si distingue per una cura e una sceneggiatura che non si vedevano da tempo in un prodotto del ladro gentiluomo.

Però… Qui viene il però.

Nonostante l’entusiasmo dei fan circa l’opera, l’ottimismo per il fatto che La donna chiamata Fujiko Mine (spin-off/prequel del 2012) non avesse subito alcun tipo di censura, e poiché si era deciso per una programmazione in seconda serata (intorno a mezzanotte), alla prima tv dello scorso 15 dicembre ci si è fin da subito resi conto di trovarsi davanti un prodotto edulcorato quasi ai livelli di una trasmissione animata di primo pomeriggio.

Mediaset non cambia proprio mai, a dispetto del tempo che passa…

Ma andiamo ad esaminare più nel dettaglio questi cambiamenti rispetto alla versione giapponese che sono stati operati per la localizzazione italiana della nuova, attesa serie di Lupin III. Per questo primo articolo esamineremo i primi 6 episodi: dovete sapere che in questa stagione hanno deciso di adottare una suddivisone a saghe (denominate Episodes), ognuna di esse composta da cinque puntate e seguite da un singolo episodio autoconclusivo. Ho dunque ritenuto che potesse essere un buon modo di frazionare anche queste analisi.

La sigla

Inizio bonus per la sigla di testa che ci seguirà per tutto il corso della serie. Mentre in giapponese è la versione strumentale rimaneggiata dell’ormai classico tema musicale di Lupin che ci accompagna da decenni, per la versione italiana si è deciso di andare altrettanto sul classico affidandosi all’intramontabile (nel bene e nel male, amato e criticato) Giorgio Vanni. Ma non è di lui che si parlerà per questo ambito di “censura”, siccome ciò rientra in un semplice discorso di localizzazione. No, quanto è stato fatto alla opening è stato operato sul piano grafico (nonostante, fino ad ora, pare che la censura video non sia stata applicata a nessun episodio della serie). Sono stati infatti praticati alcuni tagli per evitare che le grazie di Fujiko, esposte più volte nel corso della sigla sebbene mai troppo esplicitamente, non venissero troppo allo scoperto. Questo piccolo schema qua sotto vi mostrerà chiaramente quali frame siano stati rimossi. Si ringrazia la pagina Le mitiche citazioni di Lupin III da cui proviene l’immagine.

Un vero scandalo…

Da qui in poi, come accennato, le censure non saranno più sul piano grafico ma avranno a che fare con i dialoghi, spesso e volentieri alterati al fine di edulcorarli, togliendo frequentemente (anche se non sempre sempre, c’è da dire) riferimenti diretti alle parole “morte” o “uccidere” (quest’ultima sostituita da sinonimi come “eliminare“, vocabolo in alcuni casi ripetuto fino a una decina di volte a episodio, tanto che mi ha fatto chiedere se l’adattatore fosse a conoscenza del fatto che esistono anche altri termini affini, come “far fuori”; per semplicità non farò menzione di queste situazioni, un po’ perché tutto sommato non sono qualcosa di davvero grave, un po’ perché a ribeccare tutte le volte in cui succede ci metterei davvero troppo tempo) e tranciando di netto qualunque esplicito riferimento alla sessualità, tutt’al più mantenendolo in modo più “castigato” se riferito a un contesto eterosessuale.

Si ringrazia OPF-Italia per le traduzioni degli screenshot che utilizzerò come esemplificazioni nei paragrafi seguenti.

Episodio 1

In questa puntata, anche dopo aver brevemente ricontrollato alcuni “punti salienti”, non mi sono accorto di censure o cambiamenti.

Episodio 2

Qui si inizia a capire che le cose non andranno altrettanto bene per il resto della serie.

  • Nella seconda metà dell’episodio si tiene un dialogo tra Ami, la ragazza hacker “raccattata” da Lupin nella puntata precedente, e il ladro gentiluomo. Ami si chiede come mai, pure dopo aver ottenuto ciò che voleva, Lupin stia continuando a prendersi cura di lei piuttosto che lasciarla andare, anche considerando che tenendola con sé Lupin stesso si espone a un rischio siccome lei è rintracciabile per via di un chip che le è stato impiantato. La conclusione a cui arriva Ami è questa: “Vuoi andare a letto con me, Lupin?” Domanda legittima, considerando la fama da tombeur de femmes del vecchio Arsenio (sebbene venga portata all’eccesso prevalentemente nei fumetti, se si esclude il breve exploit de La donna chiamata Fujiko Mine).
    Nel doppiaggio italiano, però, viene eliminato il riferimento al lato più propriamente “fisico” della cosa, e Ami deduce invece che Lupin si sia “innamorato” di lei, rendendo leggermente più fuori luogo (nonostante neppure out of character) la successiva reazione di Lupin.
    Tutto sommato fino a qui siamo ancora nel campo dell’accettabilità, per quanto una modifica del genere sia già indicatrice dell’approccio “casto” che verrà utilizzato anche per il resto dell’adattamento.
Certo che se me lo chiedi così…

Episodio 3

Da questa puntata le edulcorazioni iniziano a farsi un po’ più serie. L’episodio è sicuramente il più “martoriato” fra quelli mandati in onda sino ad ora.

  • Si parte “bene” fin dall’inizio. La scena di chiusura della puntata precedente mostrava Lupin ritrovatosi di fronte ad alcuni killer che stanno mirando alla sua testa, dunque da qui si riparte. Rivolgendosi spavaldo a uno dei sicari, Lupin domanda “Vuoi sapere a cosa sto pensando?“, e dopo un primo tentativo (sarcastico) di indovinare della controparte, replica “Alla ragazza che mi porterò a letto stanotte“; tale risposta provoca l’irritazione del killer, il quale inizia a sparare sul ladro.
    Nel dialogo adattato per Mediaset, invece, lo scambio di battute è molto meno ispirato e molto più da programma per bambini.
    Lupin: Mi dispiace deluderti, ma rimarrai senza il becco di un quattrino.
    Sicario: Come sempre ti credi invincibile!
    Lupin: Non sarà un principiante come te a prendermi!
Ma sì, molto meglio una sorta di “marameo” tra simil-bambini dell’asilo…
  • Quest’altro cambiamento porta un po’ più di amarezza con sé, siccome va ad intaccare il background di Ami togliendogli parte della sua drammaticità (sebbene non rimanga certo rosa e fiori); vista la strada presa con l’adattamento, era però praticamente inevitabile.
    Quando Ami e Lupin ritornano al covo, alla ragazza, che è stata ferita da uno dei sicari, viene detto di parlare per distrarsi mentre viene medicata. Lei inizia dunque a raccontare del suo passato, e di come venne rapita a sei anni da gente che girava video pedo-pornografici e che in seguito vendeva i bambini come schiavi sessuali. Una vicenda terribile, anche se “fortunatamente” sembra che non sia andata a fondo come si potrebbe temere: nel dialogo si parla di sole foto scattate, e in una scena successiva (verrà anche il suo momento) Ami affermerà di essere ancora vergine.
    Ebbene, nella versione nostrana si perde qualsivoglia riferimento ulteriore al perché i bambini venissero rapiti da quella gente, se non per un generico “riscatto”. Certo, viene sempre mostrato che i fanciulli venivano trattati con violenza e sottoposti a privazioni, ma si capisce nel corso della serie che la drammatica esperienza proprio così come è presentata sia stata di cruciale importanza nel formarsi del cinismo del carattere di Ami, e tagliando una parte di essa è come se si rendesse “monco”, anche solo di un poco, il personaggio.

Che altro dire, qui… Decisamente non auspicabile.

  • Nella seconda parte della puntata, nel mentre che è scattata la trappola per i sicari sulle tracce di Lupin, Ami, frattanto che lavora al computer, si sente di fare una domanda al ladro gentiluomo: “Quale ‘dolce fanciulla’ ti sei portato a letto?“, ipotizzando poi che possa trattarsi di una squillo.
    Nell’adattamento, invece, Ami chiede a Lupin “Su chi vuoi fare colpo questa sera?“, asserendo poi di non capire come Arsenio possa pensare a tali “frivolezze” in un momento simile.
Io una mezza idea ce l’avrei…
  • Nella continuazione del dialogo di cui sopra, in un momento molto divertente, Ami si lascia andare all’ipotesi che la “ragazza” in questione possa essere Jigen o Goemon – i quali magari potrebbero essere donne travestite – a cui Lupin risponde con un “Ok, qui stiamo sfiorando il ridicolo“.
    Nell’adattamento la sezione di discorso è sempre imperniata su Jigeon e Goemon, per giustificare il fatto che nel mentre li si riprenda e loro starnutiscano perché “portati in causa” (in Giappone lo starnutire è l’equivalente di quanto a noi “fischiano le orecchie”, significa cioè che qualcuno ti sta pensando o nominando), ma qui Ami rimprovera Lupin (che, ricordiamolo, sta pensando a “frivolezze”, come “fare colpo” su una donna in un momento simile), ricordandogli che “È in gioco anche la vita di Jigen e Goemon“, a cui Lupin replica “Sì, ma siamo compagni di avventure!
Nel mondo di Lupin, dati i travestimenti che li vediamo continuamente sfoggiare, non sarebbe nemmeno così improbabile…
  • Ulteriore prosieguo della conversazione tra Ami e Lupin, in cui, dopo aver vagliato l’ipotesi del Jigeon o Goemon donna, l’hacker considera la possibilità che, forse, la ragazza che Lupin intende portarsi a letto sia proprio lei. Alla domanda di Lupin “Perché? Vuoi che lo faccia?“, Ami pondera per un attimo la cosa e poi risponde che potrebbe essere interessata, siccome non ha mai fatto sesso in vita sua. Lupin, però, “va a letto solo con quelle più grandi“, secondo le sue stesse parole. In seguito il discorso si sposta su Fujiko Mine.
    Chiaramente, nella versione italiana il tutto è stato edulcorato. Qui Ami chiede a Lupin se per caso lui voglia “avere una storia” con lei, e a Lupin, il quale similmente all’originale le chiede se lei lo vorrebbe, la ragazza risponde “Sì, perché no. Anche se a te sembrerà strano potremmo essere una bella coppia“. A ciò Lupin replica però che Ami “non è il suo tipo”, e da qui in poi si ritorna sui binari andando a parlare di Fujiko.
Questa ragazza ha un chiodo fisso…

Episodio 4

In questo episodio ho notato una sola censura, che denota però come l’apertura mentale al giorno d’oggi sia cosa non di casa ancora ovunque.

  • Lupin, Ami e Zenigata si ritrovano a viaggiare insieme per raggiungere il vicino confine. Bivaccando di sera, mentre sono intenti a mangiare, chiacchierano tra loro, e nel corso della conversazione Ami arriva a chiedere all’ispettore se per caso lui consideri Lupin “un amico”, visto anche come lo ha salvato poco prima da gente che voleva ucciderlo. Chiaramente Zenigata nega fermamente, al che Ami replica “Ah, ho capito… […] Beh, non preoccupatevi. Io non credo che ci siano forme d’amore giuste o sbagliate” (sottintendendo dunque qualcosa di “ben più” dell’amicizia, tra i due), e di fronte alla reazione imbarazzata (e naturalmente negazionista) di Zazà, lei rincara la dose: “Due amanti, schierati sui fronti opposti della legge… Sembra qualcosa uscito da un romanzo“. Zenigata urla che si sbaglia, e Lupin invece ride e sta al gioco, prendendo in giro l’ispettore mentre questi si agita sempre più.
    Nella puntata in italiano, lo scherzoso riferimento “da fan fiction” è stato buttato alle ortiche. Fino a che si parla di “amicizia” il dialogo procede pressoché identico, ma quando si arriva alla parte incriminata si dà il via al “gioco”: a seguito della negazione di Zenigata sul fatto che lui e Lupin siano considerabili amici, l’Ami nostrana risponde “Ah, adesso ho capito… […] Che alla fine voi due, anche se vi comportate come cane e gatto, non potete fare a meno l’uno dell’altro“. Segue la reazione dell’ispettore che sembra fin troppo imbarazzato per la frase come è stata presentata, con tanto di borbottio cringe in cui arriva a domandarsi tra sé e sé “Ma chi è il cane e chi è il gatto…?“. Al dilemma di Zazà, Ami replica “Non lo so, ma non potete fare a meno l’uno dell’altro” (ma questo non l’avevi già detto? Avviso per gli adattatori: a meno che non sia specificamente nel copione, le ripetizioni non sono solitamente sinonimo di “fare un buon lavoro”…). Tutto sommato, comunque, si può dire che il modo in cui Lupin prende in giro Zenigata, con bacetti e occhioni a corredare il tutto, viene abbastanza fatto rientrare nel personaggio pur perdendosi il perno del discorso originale.
    Ad ogni modo, sembra proprio che in fatto di omosessualità nei cartoni la Mediaset la veda ancora esattamente come ai tempi di Sailor Moon, in cui censurava pesantemente ogni riferimento alla relazione lesbica tra Sailor Uranus e Sailor Neptune
Buttato l’amo, la domanda sorge però ora spontanea: chi è il seme e chi l’uke tra i due?

Episodio 5

Non mi è capitato di incrociare censure di rilievo in questa puntata. Naturalmente siete liberi di avvertirmi nel caso mi sia perso qualcosa.

Episodio 6

Non definirei il cambiamento di questo episodio una vera e propria “censura”, in quanto il significato viene praticamente mantenuto senza modificare il concetto. Però è comunque una lieve edulcorazione, dunque trovo opportuno degnarla di menzione.

  • Mentre nella puntata precedente troviamo la conclusione del primo arco di storia, questo episodio è puramente comico e autoconclusivo, con Lupin e company che cercheranno di penetrare una cassaforte che solo una persona con un QI pari a 0 (cosa che credo sia fisicamente e psicologicamente impossibile, a meno che non si stia parlando di un’ameba) può aprire; una vera sfida per uno come Lupin, con un quoziente intellettivo di ben 300 (che nella realtà lo renderebbe probabilmente l’essere umano più intelligente della storia, sebbene sembra che il test del QI non sia un modo effettivamente esatto per stabilire la bontà dell’intelligenza di una persona). Per consentire a Lupin di aprire la cassaforte, Fujiko e Jigen decidono dunque di fare il possibile per “ridurre l’intelligenza” del ladro gentiluomo. La prima soluzione con cui se ne esce Jigen? Si rivolge a Fujiko dicendole “Spogliati“, e di fronte alla sua reticenza asserisce come giustificazione il fatto che “quando gli uomini vedono una donna semi nuda, le loro facoltà mentali tendono a ridursi“. La richiesta verrà ripetuta un’altra volta verso fine episodio, senza purtroppo portare al risultato sperato.
    Nella versione italiana ciò che invece Jigen chiede a Fujiko è di “mettersi in bikini“, mentre il resto del dialogo rimane praticamente immutato. Come ho detto, non propriamente una censura: il contesto della scena, il suo significato, rimane praticamente lo stesso, e si può ricondurre a una semplice scelta di adattamento, seppur chiaramente improntata all’accomodare il tutto in una maniera più family friendly.
Fa la pudica, adesso… Guarda che l’abbiamo vista la serie “La donna chiamata Fujiko Mine”!

Con i primi sei episodi abbiamo finito. Una volta che avranno terminato di andare in onda anche i successivi sei (credo dipenda da quale sarà la programmazione di questo sabato sera, se ne manderanno in onda nuovamente tre come il 29 dicembre allora ci sarà presto il materiale) scriverò la continuazione di questa analisi.

Purtroppo sembra che il momento in cui anche le produzioni animate inizieranno a ricevere un trattamento giusto per il loro target da parte delle emittenti televisive sia ancora lontano… Soprattutto se quella emittente è Mediaset.

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Alla prossima!

8 Risposte a “Tutte le censure di Lupin III: Ritorno alle origini (Episodi 1-6)”

  1. Una serie indecente che non ha nulla a che fare con quella degli anni 80.Sarebbe meglio non produrre piu’ remake o serie originali nuove su questo brand piuttosto che renderlo imbarazzante

    1. Non concordo. Molti prodotti di Lupin III usciti dopo gli anni ’80 sono stati di qualità ottima (basti pensare al film “Nome in codice Tarantola/Walther P38”, e l’OAV “Green vs Red”), e questa serie si colloca sullo stesso solco di alto livello. Anche “La donna chiamata Mine Fujiko”, del 2012, è una buona revisitazione.

  2. Se di alto livello si intende il soggetto degli archi narrativi non mi vedo allineato.
    Dove si riconosce il lupin ladro gentiluomo? qui hanno mischiato tecnologia con
    situazioni da supereroe globale .Questa serie presenta un lupin fake in evidenti forzature contro killer, terroristi,societa ‘ tecnologiche……Resto con la serie anni 80
    e non sta roba qui.Saluti

    1. Quanto alla questione della presenza della tecnologia non ci vedo problemi poiché è stata amalgamata bene con personaggi nuovi e vecchi. Lupin è sempre stato un personaggio molto “fluido”, in grado di adattarsi facilmente al contesto, e questo caso non fa eccezione. Per il fattore “ladro gentiluomo”, direi che è presentato fin dal primo episodio, con il suo “rubare” Ami che è sì un salvare ma allo stesso tempo anche romanticismo (anche se non “romantico” in quel senso) nascosto da ladrocinio. Anche questo è un lato di Lupin però, esplorato perfino prima degli anni ’80 che tanto declami con, esempio massimo, “Il castello di Cagliostro” di Miyazaki. Lupin poi è sempre stato immerso tra killer, terroristi, società varie e tecnologie, fin da cinquant’anni fa quando apparve sulle pagine del suo creatore Monkey Punch. Non ci vedo nulla di innaturale rispetto a ciò che è sempre stato Lupin. “Questa roba qui” è proprio il tuo Lupin, fidati.

      1. No, decisamente no,parlando solo di anime questo e’ il lupin che fu stracciato agli inizi a causa dei toni
        troppo dark (eccessiva violenza).Se poi si aggiunge la sceneggiatura che si commenta da se’ ecco che si spiega il mio disappunto, e il fatto che abbia avuto un successo planetario non autorizza gli autori di oggi a riproporlo in quella salsa scadente pensando che sia buono ,questo penso. Saluti

        1. Scadente? Ma se è uno dei prodotti meglio scritti di Lupin da vari anni a questa parte! Quanto alla violenza, è stata “scartata” in alcune incarnazioni ma comunque presente in altre, e non è in ogni caso qui così accentuata da sfociare nel gore. È presente, ma non invadente, e in vari episodi quasi non si vede neppure del sangue.

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