Warner Bros canonizza Bugs Bunny come molestatore seriale

È ufficiale.

Warner Brothers Entertainment, Inc., l’azienda americana proprietaria dei diritti dei Looney Tunes, gli amati cartoni animati che esistono sin dal 1930, ha formalmente autenticato il personaggio di Bugs Bunny, uno dei loro protagonisti di punta, come un maniaco sessuale e violentatore seriale.

Bugs Bunny Warner Bros
Bugs Bunny, il celeberrimo volto, insieme a Duffy Duck e altri, dei cartoni dei Looney Tunes, oramai ufficializzato in qualità di stupratore dai piani alti della Warner Bros.

L’annuncio non è stato rilasciato in forma plateale, ma in maniera molto più sottile e, qualche malelingua potrebbe proclamare, viscida. Ecco la storia in breve.

Il 2 febbraio 2020 lo youtuber Meat Canyon, specializzato nella produzione di corti animati di genere grottesco con protagonisti personaggi dei cartoni animati con cui tutti siamo cresciuti (Scooby Doo, Pinocchio, Leone il cane fifone, Ed Edd & Eddy, ecc.), pubblicava sul suo canale l’ennesimo video: un’animazione intitolata Wabbit Season, parodia dei corti di Bugs Bunny, in cui il noto coniglio si tramutava, da semplice combinaguai e amante degli scherzi, in un vero e proprio molestatore sessuale nei confronti del malcapitato cacciatore Taddeo, suo tipico comprimario nella serie originale. Il tutto nel solito stile inquietante tipico dell’animatore, che però da circa metà durata in poi prendeva una piega inaspettata con una virata verso un realismo persino in un certo senso drammatico, pur rimanendo sempre entro i limiti del grottesco.

Bugs Bunny Wabbit Season
Bugs Bunny secondo l’interpretazione di Meat Canyon.

Essendo lo youtuber ormai piuttosto noto, il video è divenuto virale, come d’altronde buona parte delle sue animazioni. Tutto normale sino a qualche giorno fa, quando Meat Canyon ha subito ciò che ogni content creator teme di più sulla piattaforma: si è visto reclamare e buttare giù il proprio video per copyright da parte di Warner Bros, nonostante fosse una sua creazione originale.

E non solo.

YouTube si è completamente schierato dalla parte della casa di produzione, riconoscendo la legittimità del reclamo di Warner e dunque formalizzando l’azienda come proprietaria dei diritti di Wabbit Season.

In questo video pubblicato in data 22 marzo da Meat Canyon (e doppiato anche dal fandubber Shadow Grimm, il quale ha subito un identico fato in quanto aveva pubblicato un suo adattamento del video), l’animatore dà il suo addio alla propria creazione, commentando il fatto che, ora che Warner Bros è detentrice del copyright del corto, la versione del personaggio di Bugs Bunny in qualità di inquietante molestatore seriale è divenuta ufficialmente parte del canone dei Looney Tunes.

Che dire, una scelta molto coraggiosa da parte di Warner, in quanto avere un aspetto tanto controverso in un personaggio così iconico per i bambini è senza dubbio una decisione assai peculiare.

Ma sono certo che l’azienda sappia bene ciò che fa… In fondo Warner Bros ha 97 anni di vita, dunque sono sicuramente in grado di fare buone scelte o giuste pratiche commerciali!

 

 

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